“CONVERSANDO”… con FABIO PARADIES.
“CONVERSANDO”… con FABIO PARADIES.
A cura di Ilaria Solazzo a titolo gratuito per I-6 di Simone Pagano.
Ha percorso tutti i rettilinei di Roma, dimostrando sempre grande determinazione nel raggiungere gli obiettivi da lui prefissati. Stiamo parlando di Fabio Paradies, un nome che gli è stato dato non solo per la sua forza fisica, ma soprattutto per quella mentale. Tante le imprese da lui fatte, una delle quali però, ha preso inaspettatamente una piega inaspettata. “Conversando” ha raggiunto Fabio Paradies per una conversazione sincera a tutto sport.
I maratoneti non hanno giorni liberi. Per noi comuni mortali sono vere e proprie macchine da corsa e spesso ci si trova a domandarsi come fanno a essere sempre al massimo della forma e a non farsi mai male. La risposta non sta unicamente nei loro geni e nel regime di allenamento che seguono, ma anche nella loro routine quotidiana. E questo non vale solo per i corridori, infatti tutti gli atleti professionisti rispettano una serie di regole specifiche e sviluppano abitudini molo precise nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, i maratoneti trattano il loro corpo come un’auto da Formula 1, ossia una macchina veloce, progettata per dare il massimo delle prestazioni. Ma dal momento che lo scopo del corpo di un maratoneta è correre in pista nel modo più veloce e sicuro possibile, ciò richiede una manutenzione quotidiana. Orlando Pizzolato ha detto: “La maratona è una corsa che affascina tanti podisti perché rappresenta una sorta di sfida con i propri limiti. Ci sono corse anche più lunghe che mettono a dura prova il proprio corpo e la mente, però la maratona è anche storia”.
ILARIA – Quando hai cominciato a correre quanti anni avevi ? A quando risale la tua prima maratona?
FABIO – Rispetto alla mia categoria sportiva mi sono affacciato relativamente tardi, nel mondo dell’atletica leggera, all’età di 21 anni affacciandomi alla distanza regina solo nel 2018.
ILARIA – Qual è stata la gara più lunga? Quanti atleti hanno partecipato alla gara insieme a te?
FABIO – La maggior distanza coperta ad oggi nel mio Palmarès sportivo è la maratona, 42,195km! In totale nel 2018 fummo in 7.670 Italiani, per un totale di 14.100 runner di 131 paesi diversi.
ILARIA – Come mai hai scelto di parteciparvi e qual è il suo significato per te?
FABIO – Non è stata una vera e propria scelta…è più un’arrivo quasi scontato che permette però di pensare a progetti più grandi a livello sportivo e che, sopratutto ti permette di crescere a livello mentale in questo sport.
ILARIA – Quando queste avventure iniziarono ad assumere importanza? Qual è stata l’esperienza più significativa?
FABIO – L’importanza sinceramente è sempre stata la stessa, perchè lo sport lo vivo a livello personale come miglioramento sia fisico che mentale, siccome la gara in se per sé è la raccolta dei frutti di molti mesi di preparazione che spesso la gente ignora o sottovaluta. La gara più’ significativa è stata recentemente il Miglio di Roma, edizione 2018, poiché rientravo da un lungo periodo di stop causa infortunio e arrivare quarto di categoria mi ha dimostrato che se lavori su te stesso senza abbatterti, i risultati poi si possono raccogliere!
ILARIA – In che senso la corsa vuol dire libertà?
FABIO – La corsa vuol dire libertà poiché ti mette difronte i tuoi limiti. Sei solo tu a decidere se raggiungerli o provare a superarli e, per quanto sembrino lontani una volta raggiunti sai che probabilmente potresti tentare di spingerti leggermente più avanti ogni volta.
ILARIA – Segui una metodica legata all’allenamento, costante e fissa, o cambi a seconda del clima e del luogo della gara?
FABIO – In realtà la metodica è sempre quella…le basi di questo sport rimangono le stesse se ben consolidate nel tempo. Quello che cambia sono le strategie di gara a livello mentale, lo stress mentale che scaturisce in correlazione a quello fisico che, di volta in volta varia al variare della difficoltà del percorso di gara, del luogo stesso dove si possono avere o meno riferimenti anche visivi su che parte di gara ci rimane ancora da affrontare, che difficoltà incontreremo su determinati percorsi.
ILARIA – Immagino che anche l’alimentazione sia un aspetto fondamentale. Ci puoi raccontare qualcosa a riguardo?
FABIO – L’alimentazione è fisicamente la nostra benzina. Senza non ci sarebbe Tabella di allenamento che terrebbe proprio a livello fisico, a prescindere da quanta motivazione uno trovi nell’allenarsi in modo costante. Poi va anche detto che, per i motivi detti in precedenza, l’alimentazione fa parte integrante proprio della strategia, sia in preparazione delle gare che durante le stesse, quando bisogna rifornirsi durante i Ristori prefissati sul percorso di gara e sia all’inizio quando bisogna partire per trovare il proprio ritmo di gara per evitare di gestire male a livello anche idrico le risorse del proprio corpo che deve sopportare stress fisici molto diversi e tutti contemporaneamente.
ILARIA – C’è un momento, inerente una maratona ben precisa, che ti porterai dietro per sempre? Perchè?
FABIO – L’arrivo. Come per tutti i maratoneti è sempre l’arrivo. Perché ti permette di prender coscienza delle tue capacità e di come sei riuscito a mantenere la concentrazione lavorando sui tuoi punti deboli e di forza.
ILARIA – La pandemia come ha inciso sullo sport e sulla tua vita?
FABIO – La pandemia ha inciso sia a livello economico che a livello di prestazioni. Star chiusi tante ore senza poter macinare km, sicuramente non ha fatto bene ai nostri organismi e al metabolismo abituato a consumare in modo veloce e repentino le energie immagazzinate. Ha però messo un freno economico alle spese di chi gareggia anche 4 volte al mese fra costi di iscrizione alle gare Fidal, ai trasporti per i luoghi di gara ecc.
ILARIA – C’è un messaggio che vorresti lasciare ai lettori?
FABIO – Non dovete correre per forza. Esistono tanti sport ma l’importante è crearsi un proprio spazio dove si è soli con se stessi sia mentalmente che con il corpo.
ILARIA – Grazie, grazie, grazie Fabio per aver risposto con sincerità, gentilezza e disponibilità a tutte le mie domande.
2021 © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Ogni intervista è stata rilasciata telefonicamente, esclusivamente ad Ilaria Solazzo, a titolo gratuito
da ogni singolo Artista, atleta o personaggio.
La Solazzo a titolo gratuito, senza alcun scopo di lucro, collabora con I-6 curando la rubrica “CONVERSANDO” da lei stessa ideata nel 2009.
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